Dal 1971 inserisce nelle sue opere, precocemente rispetto al mondo dell’arte, le problematiche degli anni Settanta volte a privilegiare la componente mentale del quadro. Le Scritte anticipano la pittura graffitista; citano argomenti di ‘massa’ con sottile ironia; le lettere sono giocate su sfasamenti di tipo magnetico, la cui linea continua, eseguita con la velocità tipica dei graffiti urbani, si aggroviglia in nodi ondulanti e serpentini.