8 maggio – 20 luglio 2014
Fondazione 107
a cura di Federico Piccari
Nel corso del ‘900 per molti artisti il cielo diventa soggetto: sono questi gli artisti presenti in mostra, ognuno con un percorso individuale ben definito così come le tecniche utilizzate: fotografia, pittura, installazione.
La mostra cieli è concepita come una grande installazione e si contestualizza nel territorio urbano del nostro vissuto quotidiano, luogo frequentato sempre più assiduamente da individui che fanno del cellulare il mezzo di comunicazione per eccellenza, non importa l’età anche se i più sono giovani, anzi giovanissimi. Parola d’ordine: comunicazione digitale.
E la postura? Avete osservato che sempre più sovente camminiamo con le spalle curve, lo sguardo chino, quasi con caricato addosso tutto il peso del mondo. Viviamo tempi difficili e questi due comportamenti hanno in comune lo sguardo rivolto verso il basso, segno da sempre di un atteggiamento remissivo, di sospetto, diffidenza, di difficoltà. Di qui la necessità di alzare lo sguardo, di guardare verso l’alto, verso il cielo, di spostare il nostro punto di vista verso una nuova prospettiva e di trarre da ciò nuova energia.
La mostra “Cieli” vuole donarci una suggestione, renderci maggiormente consapevoli, incidere in modo positivo sul nostro modo di guardare. Farci riscoprire un altro punto di vista, modificare la nostra visione, costringerci ad alzare lo sguardo variando il nostro piano prospettico. La stanza centrale di Fondazione 107 si apre ad una grande installazione che trasforma lo spazio in un grande abbraccio, inducendo il visitatore ad una visione verso l’alto, a 360° e da nord a sud. Il cielo di strada ne ha fatta tanta; Giotto ha aperto la via al rinascimento dipingendo un cielo realista a sfondo dei propri dipinti in sostituzione dei fondali dorati. Con questa operazione ha definito chiaramente il mondo dei vivi dal regno dei cieli e ha reso più reali e influenti i personaggi biblici posizionandoli in un territorio ben delimitato “il cielo”. Non a caso nel Padre Nostro ancora oggi diciamo “Padre Nostro che sei nei cieli”.
Gli artisti in mostra con strade e intenzioni differenti hanno ulteriormente ridefinito il ruolo del cielo sostituendolo da sfondo a soggetto, quale elemento unico e primario, protagonista nelle loro opere.
Gli artisti presenti in mostra sono: Aurora Meccanica, Delfina Camurati, Akos Czigany, Antonio Carena, Angiola Gatti, Gioberto Noro, Geoffrey Hendricks, Francesco Nonino.