caro pensionato che costringitoriamente ti trascini nel solco autunnale, se vuoi convivere in equanimità con il tardismo anagrafico di appartenenza, non ti sia bastevole la trilogia mangiare-digerire-andar di corpo senza urticazioni sederali e/o prostatiche difficoltà se eviterai il nientismo esistenziale di cui sopra, quando ti chinerai sulla tazza del cesso, ti rallegrerai di sentirti meno vile della merda che hai prodotto.