ARTISTI E GALLERIE
L’Unità, Mercoledì 15 novembre 1967
«Cieli catturati» sono le composizioni raffinatissime che Antonio Carena espone alla galleria
«Duemila», nel senso che l’andar delle nuvole e degli azzurri viene accuratamente pianificato dall’artistia per sottrarlo ad ogni sospetto dl pulsazione romantica. Resta un brivido freddo in questi celesti metalli, che pure hanno un loro senso lirico. E questo avverte, giustamente, Sanguineti nello scritto dl presentazione, laddove pare insorgere qualche dubbio sulla tendenza (che è anche in Aldo Passoni) a definire Carena all’interno di quel gioco artistico che produce poesia da supermercato. Io credo che il discorso dell’artista torinese esca dai limiti angusti dell’oggettualismo oggi in voga e si disponga per una più larga comprensione, anche critica, del nostro attuale «vedere». Vedere poesia, tremori, paure forse, anche nel terso distendersi di un quadrato di azzurro in cui nubi immote ma non raggelate si gonfiano ancora al fiato di uno sguardo.